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essere perfettamente note a tutti. 330. e seg.
Alcune procedure del S. Officio giustificate da
varj scrittori. 331. e seg. Motivi ch'ebbe il S.
Officio di agire contra il Galileo. 332. Il
tribunale è ingiustamente biasimato in quella
causa. ivi. La forma, in cui è stato ridotto nelle
Spagne, non è assolutamente preferibile a
quella che conserva altrove. 352. I progetti di
riforma del S. Officio in Napoli sono stati la
prima cagione della ruina totale del tribunale
in quel regno. 353. e seg. Mutazioni, alle quali
è stato soggetto nel regno di Napoli. 353.
Sant'Officio. Sue imprese a favor de' sovrani. 365. e
seg. Vedi Sovrani; La sua estinzione ed il suo
indebolimento e stato cagione in alcuni paesi
di ribellioni e tumulti, ed ha fatto moltiplicare
gli Eretici. 372. Il S. Officio non fa che si
diminuisca il commercio di quel paese dove
sussiste. ivi. Non rende più difficile la
conversion degli Eretici. 373. Fuor di
proposito si taccia il S. Officio di crudeltà
nell'usare i tormenti più gravi. 397. Si astiene
anche dal dare i tormenti più miti. 397. e seg.
445. e seg. Vedi Tormenti. Il S. Officio di
Spagna condanna l'errore di certi fanatici, che
disprezzavano l'autorità di S. Agostino. 496.
Cautele del S. Officio in tutte le cause, e
specialmente di quelle di streghe e maliardi.
406. 411. Il S. Officio di Roma non ha mai
fatto abbruciare nessuna strega. 410. Vedi
Streghe. Sua clemenza presente riguardo alla
pubblicazione dell'Editto maggiore dell'antica.
425. Vedi Editto. Osserva fedelmente tutte le
parti che deve avere ogni processo criminale.
427. 429. Cautele del S. Officio prima di
procedere ad atti irretrattabili. 430. e seg. Sue
diligenze nell'esaminare i rei. 432.
Sant'Officio: II privilegio che hanno dato i Romani
Pontefici al S. Officio di poter procedere
sommariamente nelle cause di Fede è
commendevole, e punto non nuoce ai rei. 432.
e seg. I rei nel S. Officio sono interrogati
anche in ispecie del loro delitto. 434. Il S.
Officio lascia libera ai rei la scelta
dell'avvocato difensore. 435. Sue premure
verso gli Eretici impenitenti. 435. e seg. Sue
cautele nelle cause degli Eretici morti. 437. La
preghiera, che fa il tribunale per salvare la vita
dei rei, non è riprovabile. ivi. È assurdo il
progetto di taluno d'introdurre per le cause del
S. Officio un tribunale straniero. 438. e seg.
Non pregiudica al reo nel tribunale del S.
Officio la confessione del proprio delitto. 442.
e seg. Giova ai rei la libertà, ch'hanno i giudici
del S. Officio, di mutare le pene dopo la
condanna. 450. e seg. Prudenza del S. Officio
nell'imporre il silenzio ai suoi ministri. 452. e
seg.. Non ommette l'opportuna pubblicazione
de' processi. 453. e seg. Ha manifestati per
qualche tempo i nomi dei testimoni in varie
maniere. 458. Perniciosi effetti di simile
manifestazione, e necessità di levarla. 459.
462. Sue cautele circa l'occultazione dei nomi
de' testimonj. Vedi Testinionj. Sua liberalità.
469. 478. Stato economico del tribunale del S.
Officio. 471. e seg. Origine delle loro rendite.
472. e seg.
Sarpi, Fr. Paolo. Impugnatore del S. Officio. 6. 381.
Scalandrone, Carlo. Pietà usatagli dal S. Officio.
450.
Scomunica. Non è pena sufficiente pel delitto
d'eresia, benchè molto proporzionata. 132.
Vedi Pene spirituali. Non è riprovabile l'uso di
scomunicare ipso facto. 421.
Secolari. Deputati dall'Imperatore in Manfredonia a
trattar materie di fede, vengono ricusati. 353.
Sede, S. Vedi Papa. Qual riguardo abbia avuto ai
sovrani nel sistemare il tribunale del S.
Officio. 368. Si è prestata per quanto è stato
possibile al loro genio e piacere. 369. Sua
clemenza verso Lorenzo Valla a riguardo del
Re di Napoli. 370. Anche prima dell'istituzione
del S. Officio ha spediti nelle altrui diocesi
ministri straordinarj, che vi esercitassero le sue
veci. 376. e seg. In quanta considerazione
abbia avuta l'autorità dei Vescovi nel sistemare
il S. Officio. 378.
Segni esteriori. Giovano a scoprire gli Eretici. 101.
Come possano allettare i Demonj a secondare
gli altrui desiderj. 405.
Sentenze assolutorie. Non passano in rem judicatam
nel tribunale del S. Officio. 448. Vedi Pio V.
Necessità di questa pratica. Ivi. Essa non è
pregiudicevole ai rei assoluti. 449.
Seripando. Sostiene nel Concilio di Trento i
privilegi dei Regolari, e viene applaudito. 381.
Setta de' Liberi Muratori. Perniciosa agli Stati. 102.
Sua pretesa origine. 109.
Severo. Vedi Giustino.
Simaco. Vedi Manichei.
Simone di Monfort. Abbruciava gli Eretici
abbandonati da S. Domenico. 289.
Sinodi.
- D'Ancira. Comanda la punizione de' maghi e
sortilegi. 412.
- D'Aquisgrana. Vedi Felice.
- Di Bordeaux. Vedi Priscilliano.
- Calcedonense. Dichiara degno di morte chi si
scosta dai sentimenti della Chiesa 156.
- Di Chiesy. Vedi Godescalco.
- Costantinopolitano. Vedi Teodoro.
- Costanziense. Condanna il sentimento di quelli