celebrati con lamenti, grida e pianti; i quali poi terminavano con una gioia frenetica, perché Adone
risuscitava.
[10] V. 593. Dagòne è il nome suo: Dagone era la principale divinità dei Filistei, e si rappresentava
metà uomo e metà pesce. Il suo tempio principale stava a Gaza, e Sansone lo fece crollare,
seppellendosi sotto le sue rovine con tutti i Filistei ivi raccolti. Nei versi antecedenti Milton accenna
al fatto, quando i Filistei, in guerra cogl'Israeliti, presero l'Arca del Signore, e la posero nel tempio
di Dagone; ed il giorno seguente fu trovata la statua di quest'idolo a terra, e rotta in più pezzi.
[11] V. 600. Rimmon seguia: Rimmone, divinità della Siria, che aveva il suo principal tempio in
Damasco.
[12] V. 605 - 606 - 10. e perduto un vil lebbroso / Fece acquisto d'un re: d'Achaz lo stolto: Qui parla
l'autore di Naaman, generale di Benhadad re di Siria, che, essendo tormentato dalla lebbra, ne guarì
per il consiglio del profeta Eliseo, che lo fece bagnare sette volte nel Giordano. Dopo questo fatto
Naaman rinunziò alculto di Rimmone. Ma Achaz, re di Giuda, introdusse poi in Gerusalemme il
culto di questa divinità.
[13] V. 615. E d'Iside e d'Orusse i nomi antiqui: Iside, divinità Egiziana, era moglie e sorella di
Osiride re d'Egitto. Ora Osiride aveva un fratello di nome Tifone, il quale, preso dall'amore di
regnare, lo ucciso chiudendolo in una cassa, e gittollo nel Nilo. Le acque del Nilo trasportarono la
cassa vicino a Biblo sotto una pianta di loto, la quale chiuse entro di sè la cassa, e crebbe quanto un
albero, per modo che il re di Biblo la fece tagliare per fare una colonna del suo palazzo. Iside,
dolorosa per la morte del marito, si mise in viaggio per trovarne le membra, e giunse a Biblo, ed
entrò nella casa del re come balia del principe. Essa allattava il bambino dandogli a succhiare il
dito, perchè non aveva latte; e poi si trasformava in rondine, e volava intorno alla colonna che
racchiudeva le ossa del marito. Alla fine svelò tutto alla regina, portò seco la cassa d'Osiride, e la
seppellì nella città di Buto, ove in segreto allevava suo figlio Orus. Ma Tifone, avendo saputo ciò,
ruppe la cassa, tagliò il cadavere in pezzi, e li gittò nel Nilo. Iside però giunse a trovare gli avanzi
del corpo del marito, il quale poco dopo risuscitò, ed insieme col suo figliuolo Orus vinse Tifone, e
regnò di nuovo in Egitto. Iside si rappresenta ordinariamente seduta, colla testa di vacca, col corpo
di donna e con un fanciullo che allatta; e tiene fra le corna una palla. Osiride spesso si rappresenta
seduto con la testa di sparviero, o di qualche altro uccello di preda, e col corpo d'uomo. Egli tiene in
capo un fiore di loto, in una mano un coreggiato per battere il grano, ed in un'altra un bastone con
un pomo che rappresenta un uccello.
Il bue Api era adorato in Egitto, perchè si credeva che fosse la personificazione d'Osiride: e, quando
moriva, era imbalsamato e seppellito con molta pompa in un gran sepolcro, e qualche volta in una
piramide. Esso era tutto nero, ed aveva una macchia bianca in fronte ed un tumore sotto la lingua.
[14] V. 624 - 625. Poscia in Dana, in Betèle il re perverso / Rinnovò la gran colpa: Geroboamo,
eletto re quando gl'Israeliti si ribellarono contro Roboamo, figlio e successore di Salomone, fece
due vitelli d'oro; e si diede all'Idolatria.
Dan era una delle dodici tribù della Palestina, ed era anche una città al nord della Giudea presso alla
catena dell'Antilibano, ed apparteneva alla tribù di Dan, quantunque ne fosse lontana.
Bethel, città della Terra Santa, posta sul confine della tribù di Beniamino.
[15] V. 630. Ultimo apparve Beliàl: Beliàl significa malefico, maligno; ed in molti luoghi della
Scrittura si chiama il demonio con questo nome, sicchè pare egli sia l'idolo della sfrenata licenza,
della libidine e della dissipazione.
[16] V. 650. Soddoma il dica e Gabaàl: Gabaàl, città della tribù di Beniamino, patria di Saulle,