centurione seguiti di camminare, pure girando in su la man destra, e, lungo i fianchi delle file ferme,
cammini tanto che si attesti con gli altri due centurioni: e, fermandosi ancora egli, l'altro centurione
seguiti con le sue file, pure piegando in su la destra lungo i fianchi delle file ferme, tanto ch'egli
arrivi alla testa degli altri, e allora si fermi; e subito due de' centurioni soli si partino dalla fronte e
vadino a spalle della battaglia, la quale viene fatta in quel modo e con quello ordine appunto che
poco fa ve la dimostrammo. I veliti si distendino per i fianchi di essa, secondo che nel primo modo
si dispose, il quale modo si chiama raddoppiargli per retta linea; questo si dice raddoppiargli per
fianco. Quel primo modo è più facile, questo più ordinato e vien più appunto e meglio lo puoi a tuo
modo correggere; perché in quello conviene ubbidire al numero, perché cinque ti fa dieci, dieci
venti, venti quaranta, tal che, con il raddoppiare per diritto, tu non puoi fare una testa di quindici né
di venticinque, né di trenta, né di trentacinque, ma ti bisogna andare dove quel numero ti mena.
Eppure occorre ogni dì, nelle fazioni particolari, che conviene fare testa con secento o ottocento
fanti, in modo che il raddoppiare per linea retta ti disordinerebbe. Però mi piace più questo; e quella
difficultà che vi è più, conviene con la pratica e con l'esercizio facilitarla. Dicovi, adunque
com'egl'importa più che cosa alcuna avere i soldati che si sappiano mettere negli ordini tosto; ed è
necessario tenergli in queste battaglie, esercitarvegli dentro e fargli andare forte o innanzi o
indietro, passare per luoghi difficili sanza turbare l'ordine; perché i soldati che sanno fare questo
bene, sono soldati pratichi, e, ancora che non avessero mai veduti nimici in viso, si possono
chiamare soldati vecchi. E al contrario, quegli che non sanno tenere questi ordini, se si fussero
trovati in mille guerre, si deono sempre istimare soldati nuovi. Questo è quanto al mettergli
insieme, quando sono nelle file piccole, camminando. Ma messi che sono, e poi, essendo rotti per
qualche accidente che nasca o dal sito o dal nimico, a fare che in uno subito si riordinino, questa è
la importanza e la difficultà e dove bisogna assai esercizio ed assai pratica, e dove gli antichi
mettevano assai studio. È necessario pertanto fare due cose: prima, avere questa battaglia piena di
contrassegni; l'altra, tenere sempre questo ordine: che quegli medesimi fanti stieno sempre in quelle
medesime file. Verbigrazia, se uno ha cominciato a stare nella seconda, ch'egli stia di poi sempre in
quella; e non solamente in quella medesima fila, ma in quello medesimo luogo; a che osservare,
come ho detto, sono necessarii gli assai contrassegni. In prima, è necessario che la bandiera sia in
modo contrassegnata che, convenendo con l'altre battaglie, ella si conosca da loro. Secondo, che il
connestabole e i centurioni abbiano pennacchi in testa, differenti e conoscibili; e, quello che importa
più, ordinare che si conoscano i capidieci. A che gli antichi avevano tanta cura, che, non ch'altro,
avevano scritto nella celata il numero, chiamandoli primo, secondo, terzo, quarto, ecc. E non erano
ancora contenti a questo; che de' soldati ciascuno aveva scritto nello scudo il numero della fila e il
numero del luogo che in quella fila gli toccava. Sendo dunque gli uomini contrassegnati così e
assuefatti a stare tra questi termini, è facil cosa, disordinati che fussono, tutti riordinarli subito;
perché, ferma che è la bandiera, i centurioni e i capidieci possono giudicare a occhio il luogo loro,
e, ridottisi i sinistri da sinistra, i destri da destra con le distanze loro consuete, i fanti, guidati dalla
regola loro e dalle differenze de' contrassegni, possono essere subito ne' luoghi propri; non
altrimenti che, se tu scommetti le doghe d'una botte che tu abbi contrassegnata prima, con facilità
grandissima la riordini; che non l'avendo contrassegnata, è impossibile a riordinarla. Queste cose
con la diligenza e con l'esercizio s'insegnano tosto e tosto s'imparano, e, imparate, con difficultà si
scordano, perché gli uomini nuovi sono guidati da' vecchi, e con il tempo una provincia con questi
esercizi diventerebbe tutta pratica nella guerra. È necessario ancora insegnare loro voltarsi in un
tempo e fare quando egli accaggia, de' fianchi e delle spalle fronte, e della fronte fianchi e spalle. Il