duca di Prussia, e così frà loro se la sono spartita.
Il Polacco tiene Riga, terra grossa in sul fiume Dun, quasi al mare; Reuelez 150 miglia presso alla
Nerve lo tiene lo Svedo ed è luogo forte. Il Moscovito tiene le Nerve, Dorp, Plesco e molte altre
terre e villaggi, e questo paese si domanda Bornolum ed è di Lubeco. Seguitando si trova la Gotia,
che chiamano Gotland, Isola che è lunga 90 miglia, ma stretta, nella quale vi è una città che si vede
essere stata per gli edificij molto magnifica, benché oggi assai guasta, e si domanda Bilbua. Di qui
uscirono i Gothi, quando per li peccati nostri passarono in Italia alla distruzione nostra. Poi vi sono
molte altre Isole, parte del Re di Sveda, e parte d’altri.
Questo mare è dove più stretto, e dove più largo; e nel più stretto è à Reuelez, dove circa 50 miglia
viene infine alle Nerve. Ma di verso la Sveda fa un’altro corno, e si caccia frà la detta Regione.
Resta ivi alle Nerve il mar dolce affatto, benché tutto sia poco salato, rispetto agli altri mari.
Le Nerve restano lontane dal mare circa otto miglia insù una fiumana dalla banda di quà poste con
un castello. Questa terra già era de’ detti Cavalieri. Dall’altra banda del fiume, a riscontro vi è una
terra che si chiama Ivanogrot, fortificata di castello ancora. Talche dell’un castello all’altro (essendo
posti in su ’l più stretto del fiume) si trarrebbe con un sasso.
E che così sia, il Moscovita da detto castello prese 10 anni sono le Nerve con gittar fuochi lavorati,
e bruciare, e gittare à basso la maggior parte delle case. Questo fiume si chiama Nerva e sopra la
terra un miglio hà principio, uscendo quindi di un lago chiamato Pebus, lungo 150 miglia e largo
cinquanta: mettonvi dentro più di 50 fiumicelli, e solo esce per la Nerva. Di questo lago uscendo fà
una subita caduta grandissima con grande strepito e dalla terra al mare è navigabile, e copiosissimo
di pesci e de’ più famosi, come lamprede, murene, e simili.
Di poi pigliando il camino più verso levante, si trova un paese paludoso e boscaglie d’abeti, con
strade fantastiche e fastidiose e pericolose à caminarvi, fatte a viva forza e acconcie di legnami, e
male habitato. Trovasi la gran Nogarte, terra molto grande, di legname, ma di gran fama in quei
paesi, con un castello murato. Per mezzo alla qual terra ci passa la Volga fiume, sopra il quale è un
ponte lunghissimo pieno di case, e botteghe come una strada ed è detta terra lontana circa 250
miglia dalla Nerve.
Da questa terra partendosi si trova un paese un pezzo paludoso e poi boscaglie, ed alcuni villaggi e
monisteri. Appresso si trova una buona terra chiamata Dorcioc. Si trova anche una grande e buona
terra chiamata Otfer, posta in sul fiume Volga.
Dipoi si trova paese molto megliore, cioè campagne di grani, e colline alquante. Da detta terra
lontano circa 300 miglia si trova il Ducato di Moscovia, dove la terra principale chiamano Mosca,
posta in sul fiume Mosca, il quale fiume nasce nel contado di detto Otfer e fino alla Mosca non è
navigabile.
Qui risiede ordinariamente il Gran Duca Moscovita. La detta terra è grandissima, ma più delli sette
ottavi di legname; vi è un castello con buone mura, ma non forte, fatto già da Italiani, similmente vi
sono parecchie Chiese grandi di bello edificio e Palazzo Ducale con tetti e cupole coperte di rame
dorato, pur fabbricate da Italiani, stati quivi condotti per i tempi passati, prigioni e di Polonia e di
Lituania. Vi sono oltra le dette, chiese d’incredibil numero quali più piccole quali più grandi, murate
e di legnami, si che non è strada dove non ne siano parecchie, di modo che il giorno e la notte di San
Nicolò la quantità delle campane che si sentivano erano fastidiose ed intolerabili. Le case, tanto di
questa terra, come delle altre e de’ villaggi ancora, sono piccole e male accomodate, senza civiltà o
maniera: hanno una stanza grande dove mangiano, lavorano e fanno tutto, nella quale hanno un
forno col quale scaldano detta stanza, in sul quale accostuma tutta la famiglia dormire, né, pur
hanno tanto ingegno di farle un camino donde esca il fumo ma lo lasciano sfogare e uscire per la
porta e per le finestre: che è penitenza non piccola a starvi. Nogarde è governata da un Duca
mandatovi dal Gran Duca e le altre terre da un Vaivoda.
Tutto questo cammino si fa con cavalli di poste che corrono molto forte e le poste son lunghissime,
li cavalli son piccoli ma molto forti; similmente fa tenere detto Signore poste per tutto il paese e